Diego Barbieri: Il 14enne di Ceranesi nominato Alfiere della Repubblica

Dalle notizie degli organi di stampa del 12 marzo 2021.

“Nonostante un grave incidente avuto a 8 anni e i numerosi interventi chirurgici, il genovese Diego Barbieri non si è arreso e a soli 14 anni è stato nominato ‘Alfiere della Repubblica’ dal presidente Sergio Mattarella”.

Il governatore ligure Giovanni Toti oggi si è congratulato con il 14enne di Ceranesi, nell’entroterra di Genova, premiato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella “per la forza e l’impegno con cui trasmette l’amore per la montagna”.

“Diego – ha aggiunto Toti – è diventato esempio di resilienza e riscatto per amici e compagni di scuola e dopo il suo incidente nel bosco continua ad andare in montagna e a promuovere le bellezze della nostra terra. Bravo Diego per avere dimostrato che nessun ostacolo è insormontabile”.

“Quella di Diego è una storia toccante. Racconta e riconosce la forza di un ragazzino che non si è arreso, ma contemporaneamente riconosce la forza di una scuola e di una comunità che hanno saputo capirlo e accompagnarlo: prima nei piccoli passi necessari per una vita nuova, più difficile, diversa da quella a cui era abituato a causa di un terribile incidente, poi di nuovo sulle montagne grazie a una joelette, un mezzo speciale per l’arrampicata, che ora gli permette di raggiungere le vette insieme ai suoi compagni. Mi sono complimentata con Marco, suo papà. Mi ha spiegato quanta forza gli ha dato il progetto che la sua scuola, l’Alice Noli di Campomorone, ha dedicato alla “montagna”. Lo afferma l’assessore alle Politiche giovanili e alla Scuola Ilaria Cavo. “Mi sono complimentata anche con il professor Stefano Piana – aggiunge Cavo – per la dedizione con cui ha seguito Diego, portando avanti quel progetto già avviato, senza trasformarlo ma migliorandolo per Diego. I suoi limiti visivi e pratici sono diventati una crescita per tutti. Grazie Diego per la tua capacità di reazione. Essere alfiere da oggi vuol dire essere anche un esempio per gli altri”, conclude Cavo.

Il Presidente Cassinelli comunica che Diego Barbieri è utente del Centro di Riabilitazione Visiva dell’Istituto Chiossone di Corso Italia.

Genova – Dai ghetti ai diritti: le battaglie del Chiossone 50 anni dopo

Il 5 marzo per noi al Chiossone è una data simbolo, perché in quel giorno del 1971 la polizia intervenne a sgomberare l’assemblea degli studenti ciechi dell’Istituto che protestavano contro la dirigenza.

Sono passati 50 anni da quel giorno, e da quello sgombero è nata una lotta che – col sostegno determinante degli operai dei consigli di fabbrica – ha aperto una fase rivoluzionaria di riorganizzazione dei servizi dell’Istituto.

Per i protagonisti di quella battaglia, che hanno continuato a battersi per gli stessi ideali contro l’emarginazione e ancora adesso sono alla guida del Chiossone, quella data è diventata il simbolo del percorso di costruzione di un sistema di diritti a servizi sociali e sanitari non emarginanti e di qualità.

Vogliamo cogliere l’occasione dell’anniversario per ritrovarci a riflettere insieme sugli ideali di allora e sulla situazione attuale, in una tavola rotonda online. 

L’appuntamento è per venerdì 5 marzo alle ore 16.00 e per partecipare è necessario prenotarsi via mail all’indirizzo: rocca@chiossone.it indicando nome e cognome. Qualche giorno prima del webinar riceverete via mail le indicazioni per collegarvi e partecipare.

SCARICATE IL PROGRAMMA IN PDF

oppure leggetelo qui sotto:

Ascolto di una voce dal ricovero in RSA: testimonianza di Enrico Sabatini

Coordina: Claudio Cassinelli – presidente Istituto Chiossone

Intervengono:

· Marino Tambuscio (già studente del Chiossone e presidente 1983-1989)

  Gli ideali, le alleanze, i risultati, le forze adesso in campo

· Eugenio Saltarel (già studente del Chiossone, dirigente nazionale UICI 2015-2020)

  L’associazionismo come risorsa del percorso verso i diritti

· Mario Calbi (assessore servizi sociali Comune di Genova 1975 – 1985)

  Il contributo del movimento genovese alla stagione di progresso degli anni Settanta

· Giorgio Pescetto (già dirigente CISL)

  Un nuovo patto per la salute

· Federico Borgna (Sindaco e presidente della Provincia di Cuneo)

  Le pubbliche amministrazioni di fronte alla sfida per garantire servizi di qualità

· Mario Barbuto (presidente nazionale UICI)

  UICI, una grande e storica associazione in movimento

· Flavia Franzoni (docente di servizio sociale Università di Bologna)

  Gli operatori sociosanitari risorsa fondamentale per l’affermazione dei diritti

· Francesca Re David (Segretaria generale FIOM CGIL)

  È ancora possibile una fase di “pansindacalismo”?