Campo scuola: si riparte!

Autore: Silvana Piscopo

Anche quest’anno l’U.N.I.Vo.C. di Napoli organizza il campo scuola che si svolgerà nel mese di Giugno presso l’OSTELLO COMUNALE in Via Roma , Civitella Alfedena – 04020 Campodimele (LT).
Si tratta di una struttura accessibile, collocata in contesto non solo salubre, ma ricco di opportunità ricreative e di curiosità culturali.
Sono ormai 16 anni che la sezione Provinciale di Napoli dell’U.N.I.Vo.C. attiva campi scuola, ci sono ragazzi che adesso sono uomini e donne e che vi hanno partecipato da bambini, e che ancora ne ricordano la piacevolezza e l’emozione provata le prime volte nel partire da soli, nell’apprendere i primi elementi di autogestione del vivere quotidiano senza la presenza protettiva dei genitori; è, questa, un’esperienza breve, ma salutare per la crescita, la socializzazione, lo stimolo a poter fare da soli ciò che spesso, per affetto, per istintiva iperprotettività, i genitori non permettono ai loro figli, soprattutto nell’età evolutiva, età che, al contrario, è la più adatta per apprendere ed acquisire comportamenti di sana e corretta autonomia di organizzazione.
é di tutto questo che si è parlato nel corso dell’incontro che l’U.N.I.Vo.C. di Napoli ha organizzato sabato 21 maggio alle 16:30 presso l’istituto “Paolo Colosimo” al quale hanno partecipato tutti i dirigenti dell’U.N.I.Vo.C.,
il Presidente della Sezione Provinciale di Napoli dell’U.I.C.I., Dott. Mario Mirabile, il circolo dei LIONS CLUB NAPOLI EUROPA “GIANPAOLO CAJATI”, finanziatore del campo scuola, un numero consistente di genitori, di ragazzi utenti del campo scuola, volontari che ne contribuiscono alla realizzazione, il Presidente Nazionale dell’U.N.I.Vo.C. Salvatore Petrucci che, da sempre e a tutt’oggi, ne è stato un tenace promotore.
E’ stato un pomeriggio intenso e partecipato: dopo il saluto e i ringraziamenti della Presidente, Prof.ssa Silvana Piscopo, agli intervenuti, ha preso la parola il Presidente del Lions Club Napoli Europa “Gianpaolo Cajati” che ha espresso parole di sincera stima per l’U.N.I.Vo.C. napoletana, ha testimoniato la concreta solidarietà di tutti i soci con il rinnovo del finanziamento del campo scuola da svolgere in giugno; è, poi, intervenuta la Prof.ssa Ottavia Grieco Cajati che, essendo la vera sostenitrice di questa esperienza ormai consolidata, ha invitato tutte le famiglie a farsi promotrici di una vera cultura di libertà per i ragazzi ciechi ed ipovedenti, perché i primi a dover riconoscere ai ragazzi il diritto a sviluppare capacità di indipendenza ed autonomia, devono proprio essere i genitori; tale concetto è stato ribadito ed ampliato, poi, dal Presidente dell’U.I.C.I. di Napoli, Dott. Mario Mirabile e dal Presidente Nazionale dell’U.N.I.Vo.C. Salvatore Petrucci.
L’incontro è, successivamente, stato dedicato alla lettura di una poesia scritta da Gianpaolo Cajati,
figlio della Prof.ssa Ottavia, il quale è deceduto all’età di soli 13 anni nel corso di un incidente stradale occorso al pullman che trasportava studenti di una scuola media napoletana in gita scolastica; un dolore immenso ed indicibile, dunque, per madre e padre i quali, invece di chiudersi in sé ed incupirsi, hanno deciso di dare e darsi attraverso tante azioni di solidarietà; la poesia, scritta dall’allora adolescente Gianpaolo, è stata letta dall’oggi adolescente Emanuela Cozzolino, una ragazza viva, vitale, appassionata di lettura, vincitrice del premio di lettura Braille indetto dalla nostra biblioteca nazionale per ciechi Regina Margherita di Monza.
Emanuela di oggi si è riconosciuta nel tredicenne Gianpaolo di ieri; si è emozionata, ci ha coinvolti tutti in un sentimento di profonda empatia, ci ha fatto riflettere sul senso della vita e della scomparsa; a Emanuela abbiamo augurato un felice presente e, soprattutto un futuro che corrisponda ai suoi desideri e al suo tenace impegno.
Come spesso accade, poi, sono stati proprio i ragazzi presenti a stemperare il clima carico di emozioni, di ricordi, un po’ anche di dolore pensando al lutto di Ottavia e il marito; ma i ragazzi hanno capito e si sono adoperati per fare posto al gioco della creatività, improvvisando canti, suoni, strofe di canzoni e di poesie; hanno chiesto di bere, di gustare qualche cosa di buono che, per la solerzia e generosità della segretaria Maria De Mieri, la buona volontà di qualche mamma operosa come Teresa Paragliola, Sandra Fernandez, i volontari, avevamo a portata di mano e di bocca.
Insieme per sorridere e augurarci un nuovo rivederci con pensieri costruttivi e voglia di mettere in comune quello che ciascuno di noi può dare e può fare.
Questo è stato il saluto che ha chiuso un pomeriggio di piacere e riflessione.
Silvana Piscopo