20 luglio: Sensi d’estate 2016 del Museo Omero alla Mole Vanvitelliana

20 luglio ore 18,30
Mole Vanvitelliana
Inaugurazione mostra Roberto Papini Memorfosi del rifiuto – Il riciclo nell’arte

Inaugura mercoledì 20 luglio alle ore 18,30 la mostra Roberto Papini Metamorfosi del rifiuto – Il riciclo nell’arte, promossa e organizzata dal Museo Tattile Statale Omero, nell’ambito della Rassegna Sensi d’estate, nella settecentesca Mole Vanvitelliana di Ancona. La mostra documenta l’ininterrotta attività del Maestro dal 2011 ai giorni nostri con opere realizzate attraverso un largo impiego di materiali di scarto artisticamente riciclati. Una girandola di forme, materie e colori nel lavoro dell’eclettico e prolifico artista di Ancona allestita in dialogo con la grande opera “L’Italia riciclata” di Michelangelo Pistoletto, massimo esponente dell’arte povera. Così il curatore della mostra Massimo Di Matteo, che insieme a Walter Paoletti ha voluto rendere omaggio alla freschezza dell’ultimo lavoro del novantenne artista: “Appaiono evidenti la creatività alternativa, l’ironia costante, la fantasia e la giocosità intelligente, così  magistralmente espresse da Papini in queste sue opere – ultime solo in ordine di tempo – e, oltre l’appagamento dei sensi che può derivare dall’approccio alle stesse,  colpisce la sua testimonianza di vita da serbare come possibile e prezioso viatico.” Una mostra dove “lo scarto”, la minutaglia tornano protagonisti: i quadri di Roberto Papini si fanno “portatori di una diversa armonia o del misticismo universale dell’Artista e possibili simboli di una umanità recuperabile e  riscattabile”. L’ingresso alla mostra è libero. Previsto un ciclo di laboratori per famiglie su prenotazione “Rifiuti impertinenti” i seguenti venerdì: 22 – 29 luglio e 19 – 26 agosto ore 17.30.

Orario

martedì, giovedì, sabato 17 – 20; venerdì 10 – 20; domenica e 15 agosto 10 – 13 e 17 – 20;

tutti i mercoledì di Sensi d’Estate orario 17 – 24.

Ingresso libero

 

20 luglio ore 21,30
Corte della Mole Vanvitelliana
MAMME SUOCERE E… VAJASSE
Spaccato comico-musicale della Napoli di ieri e di oggi
di e con ROSALIA PORCARO e TRIO ÁNEMA
Regia Massimo Puliani

 
Mercoledì 20 Luglio primo appuntamento con “Sensi d’estate”, la rassegna culturale estiva promossa dal Museo Tattile Statale Omero. Alle ore 21,30 nella corte della Mole Vanvitelliana è di scena l’attrice comica Rosalia Porcaro in “Mamme suocere e … vajasse”, uno spaccato comico-musicale della Napoli di ieri e di oggi con musiche dal vivo del trio Ánema, che interpreta in modo originale sia i titoli più conosciuti, sia i motivi della grande tradizione popolare. Regia Massimo Puliani. La Porcaro dall’Ottavo nano di Raidue dove interpretava la famosa cantante neomelodica con la hit “Sesso senza cuore” fino al personaggio di Samatha nell’ultimo film di Aldo, Giovanni e Giacomo “Il ricco, il povero e il maggiordomo” è sulla scena comica e cabarettistica italiana da quasi vent’anni. Lo spettacolo “Mamme suocere e … vajasse” si articola in monologhi grotteschi attraverso persone incontrate tra i vicoli, nelle case popolari e borghesi di Napoli, nelle fabbriche dove i diritti sono “interpretati”. Attraverso Veronica, l’operaia; Carmela, la delusa dai politici, rassegnata a giocare tra i cassonetti; Natascia, cantante neomelodica, l’aspirante escort e la Suocera. Lo spettacolo propone una galleria di personaggi: con donne dalle mille speranze, sognanti e disincantate al tempo stesso, rappresentative di una Napoli pronta a trovare nella disperazione la forza di reagire e d’inventarsi la vita. Persino la signora “Assundham” sfuggita ai missili americani, vive con assoluto ottimismo la precarietà della vita tanto da trasformare così, la tragicità del suo mondo, in un divertentissimo paradosso.

L’ingresso allo spettacolo è libero. In caso di pioggia si svolgerà al Teatro Sperimentale L. Arena di Ancona.

“Mamme, suocere e …vajasse” è uno spaccato comico della Napoli di ieri e di oggi, di e con l’attrice Rosalia Porcaro, con musiche dal vivo del trio Ánema che interpreta in modo originale sia i titoli più conosciuti, sia i motivi della grande tradizione popolare. Monologhi grotteschi attraverso persone incontrate tra i vicoli, nelle case popolari e borghesi di Napoli, nelle fabbriche dove i diritti sono “interpretati”. Attraverso Veronica, l’operaia; Carmela, la delusa dai politici, rassegnata a giocare tra i cassonetti; Natascia, cantante neomelodica, l’aspirante escort e la Suocera. Lo spettacolo propone una galleria di personaggi: con donne dalle mille speranze, sognanti e disincantate al tempo stesso, rappresentative di una Napoli pronta a trovare nella disperazione la forza di reagire e d’inventarsi la vita. Persino la signora “Assundham” sfuggita ai missili americani, vive con assoluto ottimismo la precarietà della vita tanto da trasformare così, la tragicità del suo mondo, in un divertentissimo paradosso.

Ánema è l’omaggio alla musica poetica di Napoli, un racconto musicale che riconsegna alla città partenopea quella purezza e sacralità d’ànema attraverso, un viaggio musicale nella Napoli multiculturale della “Tammurriata nera”, della dolce nenia “Reginella”, della corrosiva e travolgente Tu vuò fa l’americano di Renato Carosone, della delicata nostalgia di “O Sole Mio” che ricrea quella vera malinconia con cui il violinista napoletano Di Capua compose questa canzone, lontano da Napoli, nella fredda Odessa. Ánema è composta dal violinista e produttore Marcello Corvino, il chitarrista Biagio La banca e il contrabbassista Massimo De Stephanis. Il trio è formato da musicisti rispettivamente di origini pugliesi, lucane e campane, con una solida formazione classica maturata in importanti conservatori italiani, affiancata da una grande esperienza in ambiti jazzistici e nella musica popolare.